Siamo Ad Spem Veterem, il settore della città da cui entravano otto degli undici acquedotti dell’antichità. Oggi ne possiamo ancora vedere sei.
Partiamo dal cosiddetto Tempio della Minerva Medica, di IV secolo, la terza cupola antica più grande a Roma.
Da qui ci dirigiamo verso la zona archeologica di piazza di Porta Maggiore, dove visitiamo la Tomba del Fornaio Eurisace e le monumentali arcate dell’Acquedotto Claudio, trasformate nel III secolo nelle porte Labicana e Prenestina delle Mura Aureliane.
Subito fuori la piazza una cisterna serviva delle terme romane ormai perdute.
Attraversiamo la strada e ci troviamo all’interno del Sessorium, il palazzo imperiale costruito da Elagabalo nel III secolo. Qui vediamo il Circo Variano, la Basilica civile e l’Anfiteatro Castrense, poi inglobato nelle Mura Aureliane. Nel IV secolo la madre di Costantino, Elena, scelse questo palazzo come residenza imperiale e fece trasformare un’aula del complesso nella Cappella Palatina, la Basilica di Santa Croce.
Proseguiamo a piedi lungo le Mura Aureliane fino alla Porta Asinaria, l’unica che conservi ancora le originarie torri quadrate di III secolo.
Durata: 3 ore
Nessun ingresso a pagamento
Prenotando con buon anticipo, si può richiedere l’apertura speciale della Porta Asinaria, 4 euro a persona.